Bicolore di Polenta gialla con seppie al nero e schie fritte
La Taverna di Nadia e Felice
Chioggia (Ve)
PPer la polenta: Farina di Mais Gialla grana medio-fine, acqua e sale
Per le seppie: Seppie fresche di media taglia, cipolla bianca, sedano, aglio, pomodori freschi, fumetto di pesce, vino bianco, olio, sale, pepe, prezzemolo tritato.
Per le schie: Schie (gamberetti di laguna), farina bianca, olio per fritturae
La tavola della Taverna si contraddistingue per l’alta qualità della materia prima, fresca e pescata, che porti nel piatto l’aroma intenso e caratteristico delle pietanze di pesce. Altra caratteristica è la valorizzazione delle ricette della tradizione, di cui i due componenti del piatto sono una testimonianza importante. Le seppie nere alla veneziana si contraddistinguono per il colore intenso e inusuale. La seppia dell’Adriatico delicata, ma allo stesso tempo di sapore deciso e consistenza unica, è da sempre una fonte di nutrimento facilmente disponibile nel territorio, in vari periodi dell’anno. Nelle ricette tradizionali viene largamente utilizzata sia nella versione in umido (col nero o senza) da accompagnare con la polenta ma anche con gli spaghetti o nel risotto; in quest’ultimo caso da sola in nero, o nel misto di molluschi in bianco come vuole la tradizione veneta. La ricetta proposta, gioca sui contrasti fra l’aroma intenso delle seppie, ma con una consistenza morbida e il sapore dolce delle
schie servite però nella versione croccante del fritto. I buongustai locali dicono che i gamberetti di laguna fritti vanno mangiati interi con guscio e testa e per questa preparazione. Mentre in altre ricette in umido, possono essere sgusciati con una santa pazienza, durante la preparazione, sono infatti gamberetti di piccola taglia, tipici della laguna e delle foci dell’Alto adriatico. La polenta è l’accompagnamento tipico di tutta la cucina veneta di mare, tradizionalmente sostituto del pane in questa regione. Ricette tradizionali, ingredienti freschi locali e sapiente manipolazione, sono i tre principi etici su cui si basa la cucina della Taverna di Nadia e Felice.